Linux all'ITC De Sterlich di Chieti


L'Istituto Tecnico Commerciale e per programmatori "De Sterlich" di Chieti ha iniziato ad usare Linux nel 1997. L'ITCP "De Sterlich" è un Istituto Tecnico di medie dimensioni, 30 classi, ubicato in una frazione di Chieti (lo Scalo) a ridosso di una zona industriale di tipo tradizionale interessata da una fase di intensa ristrutturazione.
Possiamo dividere la nostra esperienza in quattro fasi:
- la costruzione della rete informatica di Istituto (novembre 1998),
- l'utilizzo di Harvey (da settembre2000),
- la trasformazione del laboratorio di trattamento testi (gennaio 2001) e, infine,
- la realizzazione del laboratorio per le reti/Cisco (marzo 2002).

A differenza di molte altre esperienze, la nostra è stata realizzata seguendo un modello top-down. E' stata la scuola nel suo complesso che ha scelto Linux, tramite il coinvolgimento prima di un ristretto gruppo di docenti ed alunni e poi dell'intero Collegio dei docenti, grazie anche a un forte impulso da parte della presidenza (impulso che si è mantenuto al di là dell'avvicendamento dei dirigenti scolastici) e grazie anche a un forte impegno economico e una ferma determinazione nel superare le difficoltà.

I motivi della tenacia nel perseguire questa strada sono presto detti: vantaggi di apprendimento per gli alunni, maggiori stimoli intellettuali e di ricerca per i docenti, ambiente più cooperativo all'interno e apertura verso l'esterno, maggiore stabilità del sistema, fine dei problemi relativi alle licenze ed anche risparmi sull'acquisto del software riversati nell'acquisto di hardware migliore.

Le quattro fasi

La prima fase fu molto semplice: la scuola decise nel 1998 di investire un consistente avanzo di amministrazione per cablare l'intero edificio, aule comprese. Al momento di scegliere il sistema operativo per il server di rete, un docente di economia aziendale, collaboratore del preside, caldeggiò Linux perché già lo usava con soddisfazione per la sua attività di commercialista. Riuscì a spuntarla sui sostenitori di Windows NT perché il s.o. era gratuito, si poteva implementare subito e perché il consulente esterno che aveva progettato la rete, un ex alunno diventato informatico, usava abitualmente Linux. Attorno alla gestione del server Linux si formò una piccola comunità di docenti e di alunni che però aveva due limiti: era separata dal resto della scuola e nessuno usava Linux a casa.

Successivamente, nel settembre del 2000 si iniziò a usare Harvey, un programma open source inventato la Lloyd Tabb, già capoprogetto di Netscape, per le comunicazioni all'interno di una scuola. Avevamo visto che avere una rete interna serve a poco se non c'è un sistema di comunicazione interna efficiente. L'utilizzo di Harvey è stato un forte momento di crescita interna ma non è stato ancora decisivo (chi volesse usare Harvey può scaricarlo dal sito , lo consigliamo caldamente. La nostra scuola ha curato la traduzione italiana di parte del programma).

La vera svolta è avvenuta tra novembre 2000 ed il gennaio 2001. Dovevamo investire 50 milioni di lire per rinnovare un laboratorio. Il laboratorio più carente era quello di trattamento testi: una quindicina di vecchi Pentium con 32M di memoria, con Win95 e Office97. I Pc erano soggetti a continui piccoli vandalismi da parte degli alunni, senza che mai si riuscisse a trovare i responsabili, a causa del continuo avvicendarsi delle classi. I ragazzi, poi, sconfiguravano di continuo le macchine, cancellavano file di sistema, incominciavamo anche ad avere problemi di virus. La proposta di un cambio delle macchine (AMD Athlon 700 Mhz +128 MB di Ram, scheda video da 16M, HD da 20G, monitor Sony Trinitron da 15") e di un computer per alunno convinsero i docenti di trattamento testi (per lo più ex docenti di stenodattilografia) a partecipare all'esperimento di costruire un laboratorio in rete sotto Linux RedHat 7.0 e con Star Office 5.2. La configurazione del laboratorio è stata la più semplice possibile ed ha richiesto tre settimane per essere completata, in quanto abbiamo dovuto ricorrere a un'altra consulenza esterna. Nessuno dei nostri assistenti tecnici aveva mai visto linux e nessuno aveva la più pallida idea di cosa fosse la riga di comando, di come si installasse un programma, di come si configurasse la rete, una stampante. Tutti sapevano fare solo le poche cose richieste dal mondo Windows. Abbiamo scelto RH 7.0 perché era la stessa distribuzione usata sul server. La scelta di StarOffice 5.2 è stata obbligata. Per facilitare la migrazione ai docenti di trattamento testi, dovevamo usare un programma di produttività individuale il più simile possibile a MS Office. Appena lo abbiamo iniziato ad usare, ci siamo resi conto che dovevamo installare anche Java e che il programma, completamente integrato, è molto avido i memoria. Abbiamo subito ampliato la Ram dei Pc da 128 a 192 MB.

Infine, ci ha fatto perdere molto tempo la coesistenza nel laboratorio di tre architetture diverse (22 Pc AMD Athlon, 3 Pentium con 64M e 3 ancora più vecchi con 32M di Ram). Per gestire gli account degli utenti abbiamo adottato una soluzione rozza che si è dimostrata efficacissima dal punto di vista didattico. Su ogni macchina, che è numerata, sono stati creati 14 utenti (tanti quante le classi che accedono al laboratorio + un utente "ospite" ) del tipo: macchina1_classe2A; macchina5_classe2G;). L'alunno si siede al Pc il cui numero corrisponde al suo numero sul registro di classe, apre l'account che corrisponde alla sua classe e, fin dalla prima volta, inserisce una password di sua creazione. L'alunno conserva quindi la stessa macchina per tutto l'anno ed ha una sua directory Home esclusiva, cui non accede nessun altro se non l'utente di root . I risultati sono stati strabilianti: una materia praticamente cancellata è ritornata ad esistere. Gli alunni, nel biennio, possono acquisire contenuti pari a quelli della Patente Europea. Il vandalismo è scomparso (nessuna danneggia il computer su cui deve lavorare tutto l'anno) e, nell'unico caso che si è manifestato, è stato facile risalire agli alunni che avevano usato il Pc (basta vedere il log degli accessi) ed individuare il responsabile.

I risultati ottenuti con il laboratorio di Trattamento testi hanno semplificato tutte le altre scelte. L'intero corpo docente ha toccato con mano gli enormi vantaggi relativi all'utilizzo dei programmi open source: migliore apprendimento, stabilità, efficienza, funzionalità.

L'ottimo risultato conseguito, ha spianato la strada alla realizzazione di un nuovo laboratorio per i triennio superiore e per il corso Cisco CCNA. Nel nuovo laboratorio, abbiamo messo a frutto le esperienze precedenti: hardware rigorosamente uguale, 384 MB di Ram. Installazione di tutto il software su una macchina di prova e successiva creazione del disco immagine. Abbiamo quindi installato RH 7.3, StarOffice 5.2, il plug-in Flash, tutto il pacchetto Java, il Free Pascal e molti altri programmi di sviluppo. L'unica installazione manuale successiva è stata la configurazione dell'indirizzo ip del computer. Per gli account abbiamo scelto una soluzione più professionale, accentrando le Home page degli alunni sul server del laboratorio tramite NIS. Ogni alunno accede alla sua Home directory da qualsiasi computer (in futuro, da qualsiasi computer della scuola). Così ha libertà di movimento e non c'è nessun problema se la sua macchina si guasta. I costi, questa volta, sono stati più contenuti, in quanto la scuola aveva imparato ad essere autonoma per molte cose: sapeva installare Linux, installare i programmi, configurare la rete. Siamo ricorsi all'esterno solo per il Nis. L'aumento del costo delle licenze Microsoft ci ha fatto a risparmiare circa 7.000 per questo laboratorio, reinvestiti in hardware. Il nuovo laboratorio è entrato in uso a marzo 2002. E' stato usato per trattamento testi, per il corso Cisco CCNA e anche per Informatica. La parte on-line del Corso Cisco funziona benissimo anche sotto Linux, in quanto richiede un browser come Netscape 6.0 che va bene e Flash che ha un plug-in anche per il mondo Linux. Per quel che riguarda l'Informatica in senso stretto, è ancora presto per esprimere un giudizio. Abbiamo fatto delle esercitazioni sull'utilizzo della linea di comando e su VI ma un discorso organico è rinviato all'anno prossimo. Abbiamo anche iniziato a sperimentare ILIAS, un programma free, su piattaforma Linux, sviluppato dall'Università di Colonia per costruire corsi on-line, con ottimi risultati, in quanto all'alunno viene assegnato un compito/esercitazione/lezione che può svolgere senza essere vincolato ai tempi degli altri ma solo dai suoi (http://www.ilias.uni-koeln.de).


I costi

Affronto per ultimo il tema dei costi, perché la nostra esperienza si discosta abbastanza da quelle che trovo riportate in letteratura. Con Linux, si risparmia ma non tanto quanto si pensa comunemente e comunque vi sono difficoltà di impianto iniziale notevoli. Ricordiamoci che qui stiamo parlando dell'implementazione e dell'apprendimento in una struttura con 700 alunni, 80 docenti e 20 Ata. Con il Laboratorio sopra descritto, abbiamo risparmiato circa 6.300 euro di software Microsoft (225 per 28 Pc ai prezzi di allora, con le licenze Educational). Abbiamo speso, però, 500 in libri; 150 per acquistare una copia originale di RH 7.0 con i manuali; 2.000 in consulenze esterne all'inizio e nei primi mesi; 1.250 per ampliare la memoria dei Pc e far funzionare meglio StarOffice 5.2 (anche se non è detto che questa voce vada conteggiata); 1.100 per un corso di aggiornamento di diciotto ore per i docenti. Il risparmio effettivo è sull'ordine dei 1.300/2.550 a fronte di un notevole aumento di complessità di gestione iniziale (non so come conteggiare, però, la altrettanto significativa semplificazione, a regime).



Marco Salardi

Preside ITCP De Sterlich - Chieti