[successivo] [precedente] [inizio] [fine] [indice generale] [parte]


Capitolo 3.   Le variabili come indici vettori

Le variabili che abbiamo utilizzato fino adesso sono tutte di tipo semplice o scalare.

Non sempre però, specie in presenza di elaborazioni iterative, è opportuno utilizzare le variabili semplici. Si pensi ad esempio al problema del calcolo della media di un certo numero di voti:

VAR V,S,M,N,I;
INIZIO
ACCETTA (N);
I:=0;
S:=0;
RIPETI
    ACCETTA(V);
    S:=S+V;
    I:=I+1;
FINCHE' I >= N;
M:=S/N;
COMUNICA (M);
FINE.

I singoli voti vengono acquisiti utilizzando sempre la stessa variabile (V) perché se si usassero variabili diverse l'algoritmo perderebbe di generalità; in questo modo però si perdono i valori dei singoli voti ad eccezione dell'ultimo ricevuto.

Per risolvere problemi di questo tipo si possono utilizzare appunto le variabili con indici (o vettori).

Una variabile con indice è caratterizzata da un nome e da un insieme di valori omogenei che "fanno capo" a tale nome; può anche essere immaginata come una scatola divisa a scomparti ciascuno dei quali può contenere un valore ed è numerato progressivamente a partire da 1. Ciascuno di questi scomparti è detto componente o elemento del vettore ed è individuato dal nome del vettore seguito dal numero dello scomparto fra parentesi.

Il numero tra parantesi è l'indice dell'elemento; il numero degli elementi è la dimensione del vettore; ad esempio un vettore V di dimensione 4 ha quattro elementi chiamati V[1], V[2], V[3], V[4].

Descrivere l'algoritmo per l'immissione di N numeri e la successiva emissione dei rispettivi quadrati.

Soluzione: in una prima fase si immettono i numeri memorizzandoli in un vettore di dimensione N; successivamente si scorre tale vettore e per ogni componente se ne calcola il quadrato emettendo il risultato.

figs/fc_10


Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome le_variabili_come_indici_vettori.html

[successivo] [precedente] [inizio] [fine] [indice generale]