Regole di lettura

Come visto nell'esempio Gli alunni e le classi, oltre che per mezzo della rappresentazione grafica, le associazioni possono essere descritte anche in forma verbale (a parole) scrivendo le cosiddette regole di lettura; ricordiamo che da un'associazione binaria si ottengono sempre due regole di lettura. Analizzeremo l'associazione binaria del solito esempio Gli alunni e le classi appena perfezionato nella figura Rappresentazione delle associazioni con opzionalità ; per motivi didattici è conveniente oscurare momentaneamente in grigio alcune parti dello schema E-R ed evidenziarne altre in rosso:

Figura 2.6. Comprendere la prima regola di lettura

Comprendere la prima regola di lettura

percorrendo la figura da sinistra verso destra, si può formulare la prima regola di lettura, mentre, percorrendo la figura successiva da destra verso sinistra, si può formulare la seconda regola di lettura:

Figura 2.7. Comprendere la seconda regola di lettura

Comprendere la seconda regola di lettura

In ogni figura le parti evidenziate in rosso corrispondono proprio alle parole evidenziate nelle regole di lettura. Tali parole servono a porre l'attenzione su quei termini che differenziano sostanzialmente le due regole: il verbo potere usato al posto di dovere, per indicare l'opzionalità o l'obbligatorietà; il termine una sola usato al posto di uno o più, per indicare la molteplicità.

Importante

«ad ogni classe possono appartenere uno o più alunni» significa che ci possono essere classi alle quali non appartiene nessun alunno.

Avvertimento

la seconda regola di lettura è leggermente diversa dalla formulazione originale fatta nell'esempio Gli alunni e le classi perchè è diverso anche lo schema E-R

Suggerimento

Per non scrivere regole di lettura sbagliate, basta ricordare di iniziare sempre con le parole ogni oppure per ogni e che le entità siano sostantivi al singolare